Diradamento stagionale

Domanda: Durante il periodo estivo, mare, sole, vento possono aver danneggiato i nostri capelli ed al rientro delle vacanze abbiamo cercato di porre riparo ai danni. Anche d’estate possono cadere i capelli o esclusivamente nei due periodi dell’anno in cui sembra che accada un naturale bisogno di ricambio? E quanto tempo impiegano i nostri capelli a riprendersi dallo stress accumulato e quali sono le attenzioni che bisogna avere tutto l’anno per dargli corpo e limitarne la perdita?

Risposta: Anche il periodo estivo determina una forte caduta di capelli sia nell’uomo che nella donna. Normalmente accade in autunno e qualche volta in primavera, questo dipende non da un naturale bisogno ma bensì perché durante la stagione estiva i raggi ultravioletti provocano danni multipli ai capelli sia a livello follicolare dove probabilmente i raggi uva determinano fenomeni infiammatori con aumento dei radicali liberi nelle cellule del bulbo, sia a livello del fusto e della cuticola che invece risentono di problemi legati ai lavaggi frequenti, alla disidratazione e comunque a fattori meccanici. Ricordo inoltre che i raggi uva sono dei potenti seboregolatori, cioè riducono la produzione di sebo sulla cute, per cui finita la stagione estiva assistiamo ad un rapido rebound con forte produzione di sebo che quindi ostacola la attività anagen, cioè la ripresa del ciclo di crescita del capello. In qualche caso si osserva anche un certo indebolimento primaverile provocato in questo caso soprattutto da fattori legati a regimi dietetici scorretti con scarsità di frutta e verdura. Infine a complicare le cose ci sono le ultime abitudini turistiche con la presenza di esposizioni massive a raggi uva anche in inverno per cui i nostri capelli vanno in crisi più facilmente perdendo il loro normale “orologio”.