L’alopecia areata è molto diversa dalla più comune alopecia androgenetica in quanto è una malattia infiammatoria cronica che colpisce i follicoli piliferi del cuoio capelluto, in particolare nelle regioni temporale e occipitale, ma colpisce l’intero cuoio capelluto.
Questo tipo di caduta dei capelli colpisce allo stesso modo uomini e donne e in questo articolo ci concentreremo sull’alopecia areata femminile per imparare a riconoscerla e come intervenire.
Come identificare l’alopecia areata femminile?
Innanzitutto c’è da dire che questo tipo di caduta dei capelli viene colpita soprattutto in giovane età, motivo per cui può costituire un grave difetto che va affrontato con le giuste ed efficaci soluzioni.
Si presenta come caduta improvvisa dei capelli con formazione di piccole placche rotonde o ovali senza alcun sintomo o dolore, ma in alcuni casi si può avvertire.
È una malattia autoimmune, quindi la differenza rispetto ad altre cause di calvizie femminile è che le cellule del sistema immunitario attaccano i follicoli piliferi, prevenendo la crescita di capelli e capelli.
Le ragioni possono variare, ma di solito è una combinazione di suscettibilità genetica e altri fattori, come un grave stress psicologico, carenza di ferro e malnutrizione.
Qual è la zona di Celsi?
Non tutti sanno che l’alopecia areata è anche conosciuta come “zona di Celsi”, locuzione latina derivata da Celso, che per primo descrisse il fenomeno, riferendosi al cuoio capelluto. La placca può espandersi e peggiorare progressivamente nel tempo fino a colpire l’intera testa.
Quanto dura e come va trattata questa condizione?
Nell’alopecia areata femminile, il tasso di caduta dei capelli varia da soggetto a soggetto, quindi può essere molto veloce, seguire intervalli irregolari o progredire molto lentamente. La malattia può risolversi spontaneamente e i capelli ricominciano a crescere, ma la tendenza è del tutto imprevedibile e si ripresenta frequentemente.
Come va trattata l’alopecia areata femminile?
Ci sono trattamenti adatti al ripristino della salute del cuoio capelluto e finalizzati al contrasto delle cadute, inoltre è opportuno scegliere un trattamento personalizzato, in quanto la soluzione può dipendere anche dallo stadio di caduta dei capelli in cui ci si trova (es. cronica o acuta).
Un altro fattore da considerare è l’ereditarietà. Gli studi hanno dimostrato che esiste un’incidenza familiare del 37% dei casi di caduta dei capelli prima dei 30 anni e del 7% dei casi con i primi segni di caduta dei capelli dopo i 30 anni.